Il licenziamento è un atto unilaterale che produce effetto immediato.
Questo accade nel momento stesso in cui la persona licenziata ne viene a conoscenza o gli viene recapitata la lettera.
Ma cosa succede se il lavoratore sostiene di non avere mai ricevuto la lettera di licenziamento?
In genere l’invio è riconosciuto quando la lettera giunge all’indirizzo del destinatario, a meno che questo possa provare di essere stato impossibilitato a ricevere la notizia senza avere alcuna colpa.
A confermare questa regola è stata proprio la Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso di una lavoratrice che lamentava di non aver mai ricevuto la lettera. La Corte ha giudicato non sufficiente la documentazione prodotta dalla lavoratrice per la quale, al contrario, costituiva sufficiente prova a favore della sua tesi.
Da parte sua, invece, il datore di lavoro aveva prodotto e documentato in giudizio tutte le attività svolte dall’agente postale incaricato della consegna. Questo è stato grazie alle schede informative reperite dal sito internet di Poste Italiane.
Il licenziamento è un atto estremamente delicato.
Prima di procedere è necessario conoscere bene la fattispecie e tutte le varie sfaccettature. Per questo è sempre meglio affidarsi a una consulenza preventiva.