Geolocalizzazione nel telefono, il dipendente ha diritto ad accedere ai propri dati di localizzazione

Geolocalizzazione nel telefono, il dipendente ha diritto ad accedere ai propri dati di localizzazione
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

Geolocalizzazione nel telefono, il dipendente ha diritto ad accedere ai propri dati di localizzazione?

In una recente sentenza il Garante per la privacy ha emesso una sanzione di ventimila euro nei confronti di un’azienda che ha negato l’accesso ai dati di geolocalizzazione raccolti dai dispositivi aziendali.

In particolare, il caso riguarda una società che includeva i rimborsi chilometrici nelle buste paga dei lavoratori, ma non ha risposto in modo adeguato alle legittime richieste di informazioni sui dati raccolti.

Invece di fornire dettagli chiari, l’azienda ha offerto solo informazioni minime sulle modalità e sugli scopi della raccolta dei dati, comportamento che è stato ritenuto illegittimo dal Garante della privacy.

Questa mancanza di trasparenza è stata giudicata illecita dal Garante della privacy, che ha sottolineato l’importanza per i datori di lavoro di comunicare le ragioni se non possono soddisfare completamente le richieste dei dipendenti.

La decisione del Garante sottolinea l’importanza della trasparenza e del dovere dei datori di lavoro di comunicare le ragioni per cui non possono soddisfare completamente le richieste dei dipendenti in merito all’accesso ai dati.

In questo specifico caso, l’azienda è stata soggetta a sanzioni a causa del mancato riscontro alle richieste di accesso dei dipendenti.

Se volessi approfondire questo tema delicato, confrontati con un consulente esperto in materia che sappia guidarti alla comprensione di problematiche tanto delicate.

Sei un imprenditore e hai bisogno di approfondire alcune tematiche del lavoro?
Contattami senza impegno

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

Contatti