Con la conversione del Decreto Lavoro sono intervenute delle novità per i datori di lavoro nell’ambito dei contratti a termine.
Precisamente, viene prevista la casualità del rinnovo di contratto a tempo determinato se questo non eccede i 12 mesi. Ma vediamo la disposizione nel dettaglio.
Cosa prevede il Decreto Lavoro?
La proroga e il rinnovo del contratto a termine differiscono per applicazione:
- nel primo caso è prevista una proroga quando il precedente contratto ancora deve terminare;
- nel secondo caso il rinnovo interviene allo scadere del precedente contratto.
Ciò significa che, durante i primi 12 mesi, il contratto può essere prorogato liberamente, mentre successivamente solo attraverso l’apposizione delle causali.
Ma come funziona?
Ecco le novità del Decreto Lavoro:
- Il calcolo della soglia dei 12 mesi deve considerare solo i periodi di lavoro a decorrere dal 5 maggio 2023.
- Con il decreto lavoro non cambia la durata complessiva del contratto a termine che resta di 24 mesi.
- Resta invariato anche il contributo addizionale dello 0,5 a carico del datore di lavoro, dovuto in previsione di ogni eventuale rinnovo.
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