Bonus carburante, contribuzione Inps per il 2023

bonus carburante 2023
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Per l’anno in corso è prevista la contribuzione INPS del Bonus carburante.

Ma di cosa si tratta?

Nel 2022 il datore di lavoro privato aveva la facoltà di riconoscere il buono carburante a tutti i dipendenti e, una volta erogato, poteva essere detratto dal reddito di impresa.

Nel 2023 il datore di lavoro ha sempre questa facoltà, che può concedere anche senza un preventivo accordo sindacale aziendale, tuttavia con alcune novità in merito. 

Bonus carburante, novità 2023

Nell’atto di convertire in legge il D.L. n. 5/2023 la  Camera ha inserito e approvato un emendamento in base al quale per il bonus carburante viene espressamente previsto che “l’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi”.

Questo vuol dire che:

  1.  Sui 200 euro del bonus benzina deve essere pagata la contribuzione piena: circa il 30%, per i datori di lavoro, poco più del 9% per i lavoratori.
  2.  La norma parla solo di lavoratori dipendenti e con ciò si escludono i collaboratori coordinati e continuativi, i tirocinanti, gli amministratori, insomma tutti coloro che non sono dipendenti.
  3.  Il bonus così strutturato appare come qualcosa che integra il regime dei fringe benefit perché non va a intaccare la soglia dei 258,23 euro.

Tutto questo lascia anche supporre che un datore di lavoro potrebbe essere spinto a non avvalersi di questa facoltà.

Per questi motivi, mi metto a disposizione dei datori di lavoro che hanno bisogno di chiarimenti per valutarne l’effettiva convenienza.

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